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Atlante dei pregiudizi

di Yanko Tsvetkov
Rizzoli, 2016

Ognuno di noi elabora una sua visione del mondo e di chi lo abita. Yanko Tsvetkov è andato a caccia degli stereotipi di dominio comune e dell'idea che ogni popolo si fa dei suoi vicini. Anche ora che siamo tutti connessi, continuiamo a deliziarci con pittoreschi cliché sui paesi stranieri. L'autore ha elaborato insieme un atlante inedito, nel quale ogni mappa è un colpo d'occhio sarcastico ma sempre empatico e divertente, sui vari pregiudizi nazionali. Le differenze esistono, esserne consapevoli è il primo passo per superarle.

Atlante delle città perdute

di Aude de Tocqueville
Bompiani, 2015

Le città sono mortali quanto le civiltà e possono sparire dalle carte geografiche. L’Atlante delle città perdute racconta i destini imprevisti eppure assolutamente reali di oltre quaranta città oggi scomparse. Dalla breve e delirante avventura di Sanzhi, a Taiwan, nata dall’immaginazione di impresari edili appassionati di design futurista, alla splendida città sumera di Mari, sperduta nel cuore della Siria, per non parlare di Pryp’jat’, in Ucraina, lasciata dall’oggi al domani dopo la catastrofe nucleare di Černobyl’; ciascuna di queste città abbandonate rivela i suoi misteri. Follia degli esseri umani, catastrofe naturale, avvenimento storico, declino economico… qualunque siano le cause, queste scomparse ci pongono domande, ci affascinano e assillano le nostre memorie.

Atlante dei paesi che non esistono

di Nick Middleton
Rizzoli, 2015

Nick Middleton, professore di geografia a Oxford e autore di libri di viaggio, ci conduce in una magica esplorazione di paesi che, privi di riconoscimento diplomatico o di un seggio alle Nazioni Unite, costituiscono un mondo di confini mobili, leader visionari e popoli dimenticati. Dalla Crimea al Tibet, dall'ultima colonia africana alla repubblica europea che ha goduto di un solo giorno di indipendenza, i luoghi di questo libro vivono una condizione fluida: hanno una bandiera e un territorio rivendicato, possono essere visitati, ma non sono riconosciuti ufficialmente. Cinquanta carte geografiche, storie curiose, dati e numeri danno vita a un atlante davvero unico.

Atlante delle micronazioni

di Graziano Graziani
Quodlibet, 2015

Di motivi per fondare una nazione ce ne sono tantissimi: idealismo, goliardia, politica, persino l'evasione fiscale. Qui si raccontano i casi più strani e suggestivi di una pratica molto più diffusa di quanto ci si immagini, dichiarare l'indipendenza di una microscopica parte di territorio e proclamarsi re o presidente. Pochi sanno, ad esempio, che oltre a San Marino e al Vaticano, esistono in Italia un paese e un'isoletta che vantano la sovranità assoluta sui propri territori, sulla base di diritti acquisiti prima dell'unità d'Italia; o che in Australia è stata fondata una nazione per tutelare i diritti degli omosessuali, mentre in Africa e in Sud America alcuni "stati inesistenti" hanno dichiarato l'indipendenza al solo scopo di emettere buoni del tesoro fittizi. Questo libro vuole essere un atlante di storie e personaggi, una geografia di luoghi a metà strada tra realtà e immaginazione e che spesso si dissolvono con la scomparsa del loro fondatore.